Centro di Riferimento Oncologico IRCCS - Aviano, Provincia di Pordenone

Erica Spettoli

Ci tenevo a ringraziare il super boss, il primario di senologia Samuele Massarut chirurgo, medico eccezionale, sempre preparato competente e molto molto umano, volevo ringraziare tutta la sua équipe, perché per essere performanti serve un ottimo staff. La dottoressa e chirurgo Erica Piccoli, meravigliosa , e un mio pezzo di cuore va a Nicola De Pascalis che si occupa di Radiologia Medica e Interventistica, competente molto scrupoloso, eccezionale dal lato umano. Un grazie grande a tutti i medici del reparto di oncologia, sempre pronti a modificare e personalizzare la cura di volta in volta, ascoltando come stai e come sei stata a casa dopo la terapia. Cosa dire di tutto il reparto di chemioterapia: pronti, preparati, corrono e tanto, sono sempre attenti,scrupolosi, perché è tanto il lavoro che hanno da seguire, ma non perdono mai quel attimo per dedicarti un pò del loro tempo per sapere come stai, e lo chiedono in maniera interessata, non superficiale. Non ho dubbi sul fatto che anche tutti gli altri reparti possano essere competenti e attenti, ma fino ad ora ho conosciuto voi, e che dire, grazie.
Quindi cosa aggiungere, noi siamo dei guerrieri, ma voi lo siete ancora di più, siete la nostra forza e il nostro coraggio per non farci mai mollare mai.
Grazie per tutto.
Un abbraccio.

Davide Iacono

Ho portato un amico malato di cancro,(la speranza e ultima a morire)durante la visita la risposta della dottoressa non ci sono cure per lei ci dispiace.Immaginate la reazione del mio amico,forse meglio un colpo di pistola che sentirsi dire non abbiamo più cure per lei.Quindi anche che non c e niente da fare lasciamo soffrire il malato fino alla sua morte,buu.
Comunque tutti parlano il CRO.........…...
Spero che la dottoressa legga il mio commento
E si faccia un esame di coscienza,
perché sono 2 giorni dalla visita e capisca l animo del mio amico,un ragazzo di 50 anni con la speranza di guarire.....non aggiungo altro..........,

Eleonora Battistella

Da poco ho perso la mia mamma che era in cura presso il CRO. Purtroppo la malattia era troppo avanzata nel momento in cui sono iniziate però volevo spendere alcune parole per raccontare la nostra esperienza. Innanzitutto un grande grazie a tutta l’ equipe che ha seguito mia mamma, dal Dott. Bartoletti, Dott. Gigante, dott.ssa Corsetti, dott. Lombardi, dott.ssa Da Ros e i dott. della terapia intensiva. Si sono contraddistinti per la loro professionalità e umanità, sia verso la paziente che verso i familiari. Nei momenti di difficoltà, come i giorni dopo le terapie, sono sempre stati disponibili ad ascoltare le sue esigenze e questo fa veramente la differenza perché non ti senti abbandonato in una situazione più grande di te. Dopo aver trascorso quasi 2 mesi di ricovero in degenza mi sento di dire un grande grazie anche a tutti gli infermieri e Oss che ormai erano diventati la nuova famiglia della mia mamma. In particolare grazie all’ infermiera Lucrezia che sapeva sempre tirarla su di morale e all’ infermiere Kevin che anche negli ultimi giorni, dove la situazione di mia mamma stava peggiorando ha saputo essere presente con professionalità e grande umanità. Sicuramente in altri ospedali non avrei trovato la stessa organizzazione.

Giulia

Venerdì 15 dicembre 2023 verso le ore 9.00 sono stata presso la struttura per degli esami del sangue.
Mi sono sentita male durante l'attesa e mi veniva da svenire, avendo problemi a fare gli esami, dovuti probabilmente al sistema vagale e a traumi passati.
L' infermiera che mi ha "soccorso" è stata molto brusca.
Sono stata messa in un lettino e portata in corridorio, nel frattempo mia madre ha avuto una vampata e l'infermiera, pensando si sentisse male per svenimento o altro, l'ha presa per un braccio e l' ha trascinata via. Nonostante lei dicesse che stava bene, l' infermiera continuava a toccarla .Mia madre si è sentita privata della sua libertà di scegliere, costretta davanti a tutti senza potersi difendere.

Successivamente, sono stata messa sulla sedia del prelievo, mente le 2 infemiere continuavano a dire che loro gli esami non me li avrebbero fatti e che si sarebbero rifiutate, e di "andare a Pordenone che li sono più bravi, la prossima volta". Dicendomi anche: vuoi farli o no sti esami? (Quando si sa palesemente che quegli esami dovevo farli).
Tutto il tempo del prelievo sono stata presa in giro perché mi faceva impressione il sangue e alla fine scherzando tra di loro davanti a me, volevano darmi l'attestato di coraggio che si fa solitamente ai bambini, senza porsi minimamente l' idea che forse avevo subito qualche trauma.
Il giovane medico lì presente testimone, persino lui è rimasto male dal trattamento di queste due infermiere, e gli ha persino detto "non si fa così".
Purtroppo non riesco a rendere l'idea del trattamento ricevuto e non ricordo ogni singola parola. Ma mai mi sono sentita trattata così male, in ospedale, in vita mia.
Totale mancanza di empatia, sensibilità e rispetto verso il prossimo. Gente così non dovrebbe e non deve lavorare con persone, soprattutto in campi così delicati. Se siete frustrate e non amate il vostro lavoro, lasciate il posto a qualcuno che se lo merita davvero, che nessuno vi costringe a fare le infermiere.
Se avessi ricevuto un trattamento umano e piu compassionevole, sicuramente non sarei stata così male neanche durante il prelievo. Il loro modo di porsi ha peggiorato la situazione.
Mi sono sentita umiliata e non rispettata. In compenso ringrazio il medico che mi è stato accanto e le impiegate della reception che sono state davvero molto gentili.
Consiglio ai dirigenti di fare un controllo al personale e a chi assumono.
Tutto questo successo, con fogli appesi alle pareti, dove si parlava di violenza in sanità.

Betta Setti

Non è una struttura ospedaliera, è una CASA, una grande famiglia,perché ci si sente cosi', come a casa...In tanti anni in cui mio marito è seguito, abbiamo sempre trovato persone di altissimo livello, di altissima professionalità, umanità, sensibilità, attenzione, disponibilità.
Persone umane, buone, comprensive... nulla e nessuno arriverà mai al CRO .

Angelica Micelli

Ho appena iniziato il mio percorso ma già da subito devo dire che sono di un altro pianeta non solo come competenza e professionalità ma come sensibilità umana (quando affronti una situazione del genere diventa l’aspetto più importante) non sei un numero sei una persona. Fino adesso posso solo dire grazie

Lenuta Elena

Ringrazio tanto al dottore Clemente Nicolò.Molto professionale gentile e molto umano.

Laura

Oltre alla competenza e professionalità degli operatori, ho trovato sempre una grande umanità e disponibilità.